mercoledì 8 giugno 2016

King Harvest (Has Surely Come)

King Harvest (Has Surely Come) è una canzone del gruppo canadese The Band, apparsa originariamente come ultima traccia del loro secondo, eponimo, album.
Oltre a contraddistinguersi per un approccio musicale molto radicato, pur nella sua originalità, nella tradizione rurale, il gruppo spesso sceglieva temi che riportavano a periodi passati della storia americana, come la guerra di secessione o la grande depressione, utilizzando punti di vista anche inusuali. In questo testo un agricoltore in miseria, senza nome, racconta in brevi flashback la sua storia di disgrazie: dopo il mancato raccolto dovuto alla siccità e l’incendio della fattoria, finisce a vivere come un barbone. È a quel punto che si presenta un attivista dei sindacati, promettendo di migliorare la sua situazione
La canzone, come altre di Robbie Robertson, ha una scrittura cinematografica, qualità che lo stesso autore asseriva di perseguire nella composizione in quegli anni. La struttura della canzone è insolita; i versi sono energici, mentre i ritornelli sono più tranquilli e sognanti - forse per riflettere la speranza incerta che il sindacato infonde al protagonista - e riportano sempre a immagini della natura, della promessa del raccolto, laddove le strofe sono invece più descrittive e realistiche.




Grano nei campi
Ascolta il riso quando il vento soffia  sull’acqua
Il Re Raccolto è sicuramente arrivato

Lavoro per il sindacato
Perché è così buono con me
E sono destinato a essere un vincente
È questo che dicono dovrei essere
Ascolterò ogni parola che il capo dovesse dire
Perché è lui che mi passa la paga
Sembra che questa volta potrò rimanere
Sono un uomo del sindacato ora, a tempo pieno
Hey uomo della pioggia, riesci a sentirmi?
Ti prego fai crescere alte queste piante

L’odore delle foglie
Dagli alberi di magnolia nel prato
Il Re Raccolto è sicuramente arrivato

Estate secca, poi viene l’autunno
Dal quale più di tutto dipendo
Hey uomo della pioggia, riesci a sentirmi?
Ti prego, fai crescere alte queste piante

Per troppo tempo sono stato sotto i ponti
E si vede chiaramente, non ho nulla da mostrare
Son contento di pagare questi contributi al sindacato
Ma non giudicarmi dalle mie scarpe

Lo spaventapasseri e una luna gialla
E molto presto una festa ai margini della città
Il Re Raccolto è sicuramente arrivato

L’anno scorso, in questo periodo, non fu uno scherzo
Tutta la fattoria mi andò in fumo
Il mio cavallo Jethro, impazzì
E non posso neanche ricordare le cose andare così male
Poi arrivò un uomo con un foglio e una penna
Dicendoci che i nostri tempi duri stavano per finire
E che se non ci danno quel che vogliamo
Disse “Gente, è quello il momento di entrare in sciopero”

Grano nei campi
Ascolta il riso quando il vento soffia  sull’acqua

Il Re Raccolto è sicuramente arrivato

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